Colesterolo
Indica un blocco della gioia di vivere. La persona che ne soffre ha creduto di non essere amata da uno dei genitori durante l’infanzia; soprattutto il genitore che provvedeva al cibo, ovvero la mamma o la persona che ne svolgeva le funzioni. Questa persona aveva l’impressione di non venire nutrita abbastanza, fisicamente e psicologicamente; credeva che ricevere il nutrimento volesse dire essere amati. Inconsciamente, questa mancanza d’amore fa sì che continui a cercarlo nelle altre persone, e così facendo non si rende conto che la mancanza di gioia di vivere è fondata sulla percezione della forma d’amore ricevuta da quel genitore. Il messaggio è chiaro: mutare la percezione, aprirsi all’amore che quel genitore le ha dato e lasciare, finalmente, che la gioia di vivere le scorra nelle vene. Uno dei mezzi per riuscirci è entrare più in contatto con i desideri del bambino dentro di sé. Questo problema si presenta anche in persone che non osano esprimere pienamente uno dei loro talenti: infatti sono così esigenti con sé stesse, che l’uso di questo talento toglie loro la gioia che potrebbero averne; dal momento che hanno talento in un certo campo, ritengono cioè di non potersi permettere nessuno sbaglio.
(Lise Bourbeau)